lunedì 6 aprile 2009

Quando i bambini giocano nel cortile condominiale

Il dubbio è di tutti i condomini che hanno figli piccoli e un cortile: i bambini possono o non possono giocare nel cortile? «E se nel cortile ci sono auto (nei box) che entrano e escono a qualsiasi ora e se i condomini che abitano negli interni devono attraversare a piedi il cortile, che si fa?».

Risponde l’avvocato Renato Binello Vigliani: «Il Regolamento di Polizia Urbana di Torino al titolo V tutela la quiete pubblica e privata; in particolare l'art. 42 (commi 5° e 6°), sulla scorta della Convenzione sui Diritti del Fanciullo stipulata a New York nel 1989 e ratificata dal Parlamento italiano nel 1991, riconosce "il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età", ammettendo che nei cortili e nelle aree scoperte delle abitazioni private il regolamento di condominio possa disporre limitazioni al diritto di cui sopra solo nelle fasce orarie dalle 8 alle 10, dalle 13 alle 15 e dalle 22 alle 8 del mattino successivo (tale disposizione, nell'attuale formulazione, è operativa dall'aprile dello scorso anno).

«Dunque, al di fuori dei predetti orari, a Torino è oggi consentito - in linea di principio - il gioco dei bambini nei cortili condominiali. D'altronde una clausola che vieti "che i ragazzi corrano, schiamazzino o giochino nella casa o nel cortile", per quanto contenuta in un regolamento condominiale contrattuale, non può che avere natura meramente disciplinare e derogabile (tanto più che la ratio della medesima sembra vietare solo quei giochi che creino turbativa).

«Nel caso concreto, tuttavia, se effettivamente il gioco dei bambini impedisse il normale utilizzo del cortile per il transito delle autovetture o dei pedoni o, soprattutto, se esso costituisse un reale pericolo per i bambini stessi in considerazione di detto transito, allora pare che il gioco potrebbe legittimamente essere limitato anche oltre le citate fasce orarie, se non addirittura escluso ove non fosse davvero possibile individuare alcun momento della giornata in cui tale pericolo restasse escluso».

fonte http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=131&ID_articolo=183&ID_sezione=&sezione=

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